Un super grandangolo!
Riprendendo l’argomento delle ottiche manuali, vediamo come si comporta una focale super grandangolare (15mm) sul corpo digitale full frame.
Prima di procedere ricordiamo però alcune definizioni utili:
Angolo di campo
Rappresenta l’angolo (α) della scena di ripresa e dipende dalla distanza focale (F) e dalla dimensione del supporto sensibile, pellicola o sensore digitale, (D) corrispondente alla sua diagonale. Quindi l’angolo α = f ( F, D ).
Vediamo qual è la formula per trovare l’angolo α e calcoliamolo per una focale di 15mm ed un sensore full frame (24x36mm):
Da notare che la stessa ottica di 15mm su un sensore APS-C (15x22mm) forma invece un angolo di campo di circa 83° che è equivalente nel formato Leica ad un’ottica di circa 24mm.
Profondità di campo (PdC)
Indica la distanza di nitidezza (scena a fuoco) sia davanti che dietro il soggetto messo a fuoco (tale ampiezza corrisponde alla zona di profondità). Questa distanza dipende da fattori in parte gestibili dal fotografo:
- il circolo di confusione (CdC), che è una costante (per il formato 24x36mm è 0,027)
- la lunghezza focale
- l’iperfocale (che è quella precisa distanza di fuoco che massimizza l’estensione della profondità di campo per apertura di diaframma)
- l’apertura del diaframma (tanto più si chiude il diaframma tanto più aumenta la PdC)
- la distanza di messa a fuoco
Calcolo dell’iperfocale (I) espresso in metri:
dove f è la lunghezza focale e d il diaframma. Quindi, per il 15mm con apertura di diaframma 4,5 è di circa 1,85 metri.
Ora, indentificato il valore iperfocale (I) per un dato diaframma vediamo come calcolare la lunghezza focale e cioè Dv (distanza vicina) e Dl (distanza lontana) della PdC (che sarà quindi lunga Dl–Dv). Indicando con D la distanza di messa a fuoco si ha:
Se la distanza di messa a fuoco (D) coincide con l’iperfuoco (I), allora la formula sarà così semplificata:
Ponendoci nel secondo caso, con D = I = 1,85 m (1850mm) e f = 4,5 si ha Dl = 228m (228 metri è considerabile più che infinito!) e Dv = 0,92m. Quindi la PdC è da 0,92m a ∞.
Qui puoi trovare un calcolatore di profondità di campo ed iperfocale con valodi del CdC approssimati.
Le ottiche manuali sono munite di indicazioni molto utili che danno informazione sulla profondità di campo. Vediamole nell’ottica manuale in esame:
Partendo dal basso l’obiettivo presenta due ghiere di regolazione. La prima per la messa a fuoco, la seconda per la scelta del diaframma. La scala dell’obiettivo in prossimità dell’innesto indica valori di diaframmi crescenti verso gli estremi. Con apertura di diaframma 8, è stato impostato il valore ∞ della ghiera del fuoco sul valore 8 destro della scala e, conseguentemente, la distanza indicata sul corrispondente valore a sinistra è di 0,5 metri.
Ciò farebbe ritenere che, con diaframma 8, il valore dell’iperfocale sia approssimativamente 1 metro con una PdC da 0,5 metri a ∞. Verifichiamo:
Conoscere i difetti del 15mm
Per apprezzare ogni cosa, è fondamentale prima prendere atto dei suoi (presunti) difetti.
Vignettatura ottica
La vignettatura ottica è un oscuramento dei bordi dell’immagine rispetto al resto della fotografia ed è un difetto dovuto ad una caratteristica fisica particolarmente evidente nelle ottiche di bassa focale.
Come abbiamo visto, la lunghezza focale di un obiettivo è la distanza ottica tra il punto in cui si concentra la luce all’interno dell’obiettivo e il sensore della fotocamera.
La luce che passa percorre una distanza pari alla lunghezza focale per raggiungere il centro del sensore ed una distanza superiore per raggiungere i punti più periferici del sensore. Per tale ragione i bordi esterni possono risultare più scuri.
Vediamo in modo semplice come possiamo verificare quanto incide tale caratteristica su due ottiche, il super grandangolo di 15mm ed il 75mm (focale standard):
Nel caso di focale 15mm, il percorso che attraversa la luce per arrivare al centro del sensore è di 15mm mentre per raggiungere l’estrema periferia è di circa 26,32mm con un incremento di distanza del 75%. Nel caso di focale 75mm l’incremento è solo del 4%.
Questa differenza ci fa intuire quanto l’effetto della vignettatura ottica sia caratteristica delle focali grandangolari.
Distorsione ottica a barilotto
La distorsione a barilotto si verifica sulle linee orizzontali e verticali della scena. È un effetto, più che un difetto, prevalente nelle ottiche di bassa lunghezza focale, soprattutto nelle parti estreme della scena inquadrata.
Per limitare tale effetto distorsivo occorre comporre una inquadratura che non alteri eccessivamente il soggetto che si vuole rappresentare nella scena.
Aberrazione cromatica
L’aberrazione è un fenomeno dovuto alla ottica della focale, alle lenti ed a fenomeni di scomposizione della luce. L’aberrazione cromatica è frequente nelle ottiche grandangolari:
Alcune foto del 15mm
Per concludere questa panoramica manca di descrivere le caratteristiche positive del 15mm, ma ciò potrà esser fatto solo dopo esserci occupati di altre lunghezze focali!
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